La tecnologia della realtá virtuale al servizio della costruzione tradizionale e modulare.

Molti architetti conoscono la sensazione di entrare per la prima volta in uno spazio che hanno progettato, in cui hanno lavorato per mesi, e di trovarlo diverso da come l'avevano pensato.

Anche se solo sottilmente diverso, in sostanza, nella forma. Ma alla fine diverso.

Per evitare questa circostanza, le società di software house hanno investito milioni di dollari nello sviluppo di applicazioni che potessero dare una resa precisa e fotorealistica dei progetti CAD prima e BIM poi, per aggiungere al lato estetico anche quello funzionale.
I container da cantiere sono un argomento un pò strano ed una soluzione che in molti sottovalutano.

La realtá virtuale al servizio della costruzione tradizionale e modulare.


Il boom della realtà virtuale capace di portare questa tecnologia al di fuori dei laboratori o delle imprese con una notevole capacità di spesa, diventa una realtà solo alla fine del 2016 e all'inizio del 2017.

È in questa nuova fase che gli spettatori portatili (tecnicamente HMD, display Head-mounted) come Oculus Rift e HTC Vive sono diventati prodotti commerciali per poche centinaia di euro.
In questo modo, la realtà virtuale diventa un prodotto disponibile per diversi utenti, inclusi gli studi di architettura.

I container da cantiere.



I container da cantiere sono un argomento un pò strano ed una soluzione che in molti sottovalutano.

Anche perchè alcune strutture ci sembrano così confortevoli che non pensiamo possano essere container da cantieri.

In molti casi sono la soluzione più rapida e flessibile che permetteranno di soddisfare tutti i tipi di necessità per l'azienda o per processo di costruzione.

La progettazione in VR.



Ovviamente la progettazione “in VR” rappresenta solo una parte e per ora molto minimale delle ipotesi di collegamento tra architettura e realtà virtuale, ma con potenzialità molto stimolanti.

Il focus in questo caso è permettere all’architetto di verificare immediatamente e in modo immersivo l’effetto di modifiche a un progetto, ad esempio modificando la posizione di muri o porte come anche più semplicemente variando il materiale e la texture di alcuni elementi.

L’obiettivo a lungo termine è rendere la progettazione direttamente in VR una componente standard della progettazione complessiva, un po’ come l’analisi dei modelli virtuali è diventata una parte ormai essenziale nella progettazione di elementi meccanici complessi.

Aspetti da considerare.



Il primo aspetto su cui si sta lavorando è proprio questo: sviluppare soluzioni di realtà virtuale abbastanza performanti pur a costi accessibili.

Facendo magari leva sul fatto che la precisione dei rendering fotorealistici non serve nelle applicazioni di VR, dove andrebbe perduta per la qualità dei visori HMD.

Il fatto che gli engine di realtà virtuale siano ancora principalmente quelli dei videogiochi potrebbe essere un altro limite, da superare creando engine che seguano maggiormente le logiche della progettazione.

Non tutti peraltro potrebbero avere sempre bisogno di una VR totalmente immersiva. Anche i cosiddetti VR Panorama, in cui si ha una visione a 360 gradi degli ambienti ma da una posizione fissa, hanno un ruolo interessante e sono tecnicamente molto più semplici da realizzare. E richiedono oltretutto visori più semplici ed economici degli HMD alla Oculus Rift.

Si sta anche lavorando su aspetti che nella realtà virtuale “tradizionale” non sono molto importanti ma che lo sono nella progettazione.

Uno dei principali è collegato al fatto che un progetto non è solo estetica ma anche funzionalità, quindi nella resa degli ambienti virtuali collegati a un’applicazione BIM dovrebbero essere riprodotti in qualche modo anche i metadati collegati agli oggetti visualizzati.

Non basta cioè – in prospettiva – rendere bene la “sensazione” di una stanza ma serve anche ad esempio rendere accessibili in VR le informazioni sulle tubature nascoste nei muri.

Se hai bisogno di un preventivo per le tue esigenze di costruzione modulare, ti preghiamo di contattarci.

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Hugo Repetto

Tutti noi crediamo di avere qualcosa da insegnare, tutti noi abbiamo una nostra storia personale che ci rende unici e ineguagliabili.

2 commenti:

  1. per la progettazione. Prima c'era il semplice CAD, poi le applicazioni BIM, ora stiamo parlando di vedere in modalità "immersiva" ciò che si progetta e anche di progettare direttamente in realtà virtuale.

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